Proposte del TCI x CITES

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Carmen
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Messaggioda Carmen » gio mar 15, 2007 10:58 pm

Si ma io ancora non ho capito dove stà la richiesta di facilitazione del rilascio dei CITES.

Io questa facilitazione non la vedo, e non chiederò i CITES come credo non li chiederanno tutti quelli che non li hanno richiesti fino ad ora.

Per me non è cambiato niente.

Forse non è peggiorato e non peggiorerà,
dobbiamo essere contenti per questo?

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simon@
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Messaggioda simon@ » gio mar 15, 2007 11:08 pm

Personalmente, sì, Carmen, io sarei già contenta così.:I;)

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Carmen
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Messaggioda Carmen » ven mar 16, 2007 12:32 am

Eh già, chi si accontenta gode!!!

La mia goduria è durata pochetto però.

Speravo fosse la volta buona, adesso forse se ne riparlerà frà altri 4 o 5 anni di poter sperare di ottenere questi benedetti CITES perlomeno come li ottengono in tutto il resto dell'Europa...
ma che stiamo chiedendo poi di così assurdo?

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DelorenziDanilo
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Messaggioda DelorenziDanilo » ven mar 16, 2007 12:57 am

Citazione:
Messaggio inserito da Carmen

Danilo è la primissima delle proposte: età minima per la concessione dei CITES tre anni.

Quindi stà a significare che se io volessi il cites per 50 tarte l'anno, dovrei aspettare minimo tre anni e mantenerne 150, ovviamente tutte divise per età, altrimenti non capirei più nemmeno io quali hanno uno quali due e quali tre anni.

In pratica anzichè un orto (pure non mio ) dovrei avere una specie di parco...

Dovrei recintare i riproduttori in modo da poterli riconoscere, segnare uova e piccoli appena nati, separarli fotografarli tutti 150 ( sai che foto!) pagare 10 euro l'uno cioè 1500 euro ( e chi li ha mai visti !), per poi sperare di venderli dopo 3 anni di trafile ( se non mi muoiono o se non bloccano di nuovo tutto).

E a quanto dovrei venderli? Io credo che mi vergognerei!!!

Comunque il problema è: se queste proposte sono stata fatte per facilitare la richiesta dei CITES anche a chi ha meno di 100 nascite l'anno e quindi ovvio che non sarebbe un commerciante, visto che le tarte le vendi una sola volta l'anno, ma non ci mantieni certo una famiglia per un anno intero pur ammettendo di guadagnare qualche migliaia di euro,
dicevo, se questo era lo scopo, credo che nemmeno con le proposte sia stato raggiunto: non ho sentito ancora un allevatore come me dire "che bello" se sarà così correrò subito a richiedere i CITES.

Invece ho sentito dire "pazienza" vorrà dire che continuerò con le cessioni gratuite perchè queste proposte non le accetto.

Allora forse se se ne parlava prima, visto il poco o nullo entusiasmo dei diretti interessati, queste proposte sarebbero benissimo potute essere non fatte.

Io non ci vedo novità.
Mi sbaglio?
Continueremo tutti con le cessioni gratuite o no?





si ci siamo capiti male... intendo dire che se tu non lo fai per lavoro (e quindi hai solo un tot di nascite) non devi aspettare i 3 anni!tu non lo fai x lavoro, quindi a te non cambia nulla!

invece per il discorso "non vedo miglioramenti " ti dico: se i prezzi del rilascio cites giallo si abbassano e si semplificano aumentano le tartarughe in circolazione regolari.. quindi meno persone si rivolgeranno al mercato nero, quindi meno prelievi in natura ... e quindi migliore salvaguardia (detta in modo "terra terra")

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adriana1
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Messaggioda adriana1 » ven mar 16, 2007 5:12 am

Citazione:
Messaggio inserito da simon@

Personalmente, sì, Carmen, io sarei già contenta così.:I;)


per quanto riguarda le cessioni gratuite sono daccordo con te perchè non sono state toccate, non poteva essere altrimenti perchè non sono state bloccate, quanto ai Cites non vedo come siano stati semplificati, e non credo che molti potranno richiederli per la mancanza dei requisiti necessari.
l'altra cosa che mi meraviglia è che a nessuno o a pochi importi niente di queste cose che sono fondamentali per poter allevare le tarte nella legalità senza incorrere in multe.
non mi sembra che ci siano proposte per migliorare le cose da parte dei soci del tartaclub.

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simon@
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Messaggioda simon@ » ven mar 16, 2007 7:00 am

Infatti, Adri, purtroppo siamo stati in ansia per le cessioni, no?
Tutto il can can che era stato sollevato per voci di provvedimenti assurdi sulle cessioni.
Ricordo che carmen era giustamente incavolata e diceva: dove lemetto tutte le tartine che faccio nascere ogni anno, se non mi permettono di cederle?"
per cui:
per fortuna che potremo(speriamo) ancora cederle, questo è già molto.
E potremo spostarle per le mostre, e questo è un'altra bella cosa.
Per quanto riguarda il cites...beh, non cambia nulla, chi non ce l'ha non sarebbe certo invogliato a chiederlo.
Sono assolutamente contraria ai microchips, per i danni che possono fare alle tarte, per cui, anche se fosse facile e gratuito farli mettere io non lo farei fare, preferirei cederle semplicemente.

In Germenia, ad esempio, hanno tutte il Microchip, mi pare di capire, anche se la procedura è più svelta per il CITES giallo.

Allora non mi è chiara una cosa:
se la procedura diventasse svelta anche qui, però si dovesse mettere il chip obbligatorio, con spesa simbolica di 5 euro a tata, chi lo chiederebbe, di voi?

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Agostino
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Messaggioda Agostino » ven mar 16, 2007 1:44 pm

x Carmen
Beh ! se per ottenerli devi solo fare due foto, compilare un semplice modulo(l'elenco dei numeri dei micro-chip lo consegni solo la prima volta) ed entro una settimana hai già il certificato in mano, senza obbligo di tenere il registro, non vedo tutta questa complessità.
Daltra parte hai il rischio che se ti prendono ad incassare qualche euro ti appioppano una multa fino a 77.000 euro e fino 12 mesi di arresto .
In fondo questa sarebbe la procedura che usa la Germania ad eccezione dell'attesa dei tre anni di età.

Con il micro-chip agli adulti almeno c'è garanzia che i piccoli siano del tuo allevamento e si evita la ridicola procedura di dover denunciare i genitori, cosa impossibile se si ha più di due esemplari adulti.

In questo modo sicuramente si riduce fortemente la "forbice" fra le due procedure e finalmente non si rischia più di essere trattati peggio dei delinquenti.

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tartamau
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Messaggioda tartamau » ven mar 16, 2007 7:22 pm

Personalmente ci sono alcune considerazioni da fare. Per prima cosa la richiesta di Cites è quanto previsto per l'alienazione di animali come le nostre Testudo. Chi alleva questi animali ha l'obbligo ed il dovere di rispettare la legge. Nessuno ci obbliga a tenere e riprodurre le tartarughe: essendo una libera scelta ed essendo soggette ad una normativa importante non si può pensare di fare quello che ci pare e sindacare a prescindere.
Chi ha problemi di spazio dovrebbe secondo me gestire il proprio allevamento in una ottica più responsabile, tenuto conto che le incubatrici sono invece una volontà palese di andare ad accrescere il numero delle schiuse, o manipolare il sesso dei nascituri, naturalmente.
Fare come vorrebbe qualcuno quello che ci pare, equivale a dire di far bloccare tutto. Se qualcuno avesse l'accortezza di leggere con attenzione quanto inviato a Roma dal Tartaclub, si accorgerebbe che il problema non è il microchip (e le assurde idee in merito: sapete perchè una tartaruga alla quale viene inserito un microchip può morire? Probabilmente per una infezione dovuta ad imperizia di chi lo inserisce! Trattasi infatti di materiale inerte che non può ledere gli organi vitali ed i tessuti. Per giunta, se viene inserito sotto cute in una zampa, ma è anatomia spicciola, qualcuno mi sa spiegare come fa a penetrare i fasci muscolari ed entrare nel celoma (viscere)? E' semplicemente impossibile se si esclude l'imperizia nel metterlo!), ma bensì che la legge impone delle caratteristiche ben precise per il rilascio e la detenzione di questi animali che nella quasi totalità dei casi non sono soddisfatte. Le proposte fatte vanno lette nell'ottica molto semplice di avere finalmente una regola.
Vi sono probabilmente mille valide motivazioni in chi non ha intenzione di richiedere il Cites e/o non vuole neanche sapere come si fa (è molto semplice, ve lo assicuro!), tuttavia bisogna avere la sensibilità di riconoscere che chiedere dei soldi in una finta cessione gratuita è molto più semplice e remunerativo che farlo con un Cites, specie se mancano i controlli.
Ognuno di noi è libero di gestire i propri animali come meglio crede, ma fare quanto sopra e non richiedere i Cites è un danno inimmaginabile per tutti gli allevatori di tartarughe.
A me hanno insegnato che le regole vanno rispettate e che quando lo sono non vi è motivo di temere. Chi pensa di fare il furbo sappia che la conseguenza già sta danneggiando tutti, quindi un segnale forte sarebbe richiedere tutti i Cites, vedrete che a quel punto qualcuno si dovrà rendere conto della realtà e capirà con i fatti che quanto scritto non sono solo chiacchiere!
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adriana1
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Messaggioda adriana1 » ven mar 16, 2007 9:29 pm

istruzioni per richiedere i cites:
è possibile richiedere i cites dei figli: di prima, seconda o terza generazione?

i microcips vanno messi a tutte le tartarughe superiori a quanti cm di piastrone, o di carapace?
vanno messi anche alle tarte i cui figli non possono avere il cites perchè di prima generazione?
devo isolare in recinti appositi i genitori dai quali nasceranno tarte di cui potrò chiedere il cites?
se avrò la possibilità di chiedere cites dovrò aspettare i prossimi tre anni?
è inutile che mi diciate che è facile chiederli quando non sò neppure di chi posso chiederli.
Se dovremo aspettare la terza generazione, credo che nonostante quello che dice tartamau, dovremo ( non parlo di me che ho denunce di nascita di seconda generazione dal 1992, quindi ho neonati di terza)aspettare in alcuni casi il 2012per le nascite della terza generazione ed il 2015 per avere il Cites( se sbaglio correggetemi)Non mi sembra che sia poi così semplice riuscire ad averli
In germania non credo mettano il microcips alle tarte)

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adriana1
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Messaggioda adriana1 » ven mar 16, 2007 9:30 pm

Citazione:
Messaggio inserito da tartamau

Personalmente ci sono alcune considerazioni da fare. Per prima cosa la richiesta di Cites è quanto previsto per l'alienazione di animali come le nostre Testudo. Chi alleva questi animali ha l'obbligo ed il dovere di rispettare la legge. Nessuno ci obbliga a tenere e riprodurre le tartarughe: essendo una libera scelta ed essendo soggette ad una normativa importante non si può pensare di fare quello che ci pare e sindacare a prescindere.
Chi ha problemi di spazio dovrebbe secondo me gestire il proprio allevamento in una ottica più responsabile, tenuto conto che le incubatrici sono invece una volontà palese di andare ad accrescere il numero delle schiuse, o manipolare il sesso dei nascituri, naturalmente.
Fare come vorrebbe qualcuno quello che ci pare, equivale a dire di far bloccare tutto. Se qualcuno avesse l'accortezza di leggere con attenzione quanto inviato a Roma dal Tartaclub, si accorgerebbe che il problema non è il microchip (e le assurde idee in merito: sapete perchè una tartaruga alla quale viene inserito un microchip può morire? Probabilmente per una infezione dovuta ad imperizia di chi lo inserisce! Trattasi infatti di materiale inerte che non può ledere gli organi vitali ed i tessuti. Per giunta, se viene inserito sotto cute in una zampa, ma è anatomia spicciola, qualcuno mi sa spiegare come fa a penetrare i fasci muscolari ed entrare nel celoma (viscere)? E' semplicemente impossibile se si esclude l'imperizia nel metterlo!), ma bensì che la legge impone delle caratteristiche ben precise per il rilascio e la detenzione di questi animali che nella quasi totalità dei casi non sono soddisfatte. Le proposte fatte vanno lette nell'ottica molto semplice di avere finalmente una regola.
Vi sono probabilmente mille valide motivazioni in chi non ha intenzione di richiedere il Cites e/o non vuole neanche sapere come si fa (è molto semplice, ve lo assicuro!), tuttavia bisogna avere la sensibilità di riconoscere che chiedere dei soldi in una finta cessione gratuita è molto più semplice e remunerativo che farlo con un Cites, specie se mancano i controlli.
Ognuno di noi è libero di gestire i propri animali come meglio crede, ma fare quanto sopra e non richiedere i Cites è un danno inimmaginabile per tutti gli allevatori di tartarughe.
A me hanno insegnato che le regole vanno rispettate e che quando lo sono non vi è motivo di temere. Chi pensa di fare il furbo sappia che la conseguenza già sta danneggiando tutti, quindi un segnale forte sarebbe richiedere tutti i Cites, vedrete che a quel punto qualcuno si dovrà rendere conto della realtà e capirà con i fatti che quanto scritto non sono solo chiacchiere!
Volere è potere.....


le teorie sono semplici e belle è la pratica che doventa difficile!!!!!! V

jitka
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Messaggioda jitka » ven mar 16, 2007 11:30 pm

Se gli uffici CITES riconoscono la validità delle CESSIONI GRATUITE, significa che riconoscono che gli animali ceduti sono effettivamente nati in cattività e non sono animali prelevati in natura.
Allora per quale motivo io non posso fare una CESSIONE A PAGAMENTO degli stessi animali nati dagli stessi riproduttori ????
Forse perchè darei fastidio a tanti commercianti (che pagano le tasse) che acquistano e rivendono tartarughe come se fossero terrari, neon, lampade UVB ecc.????
Ma così facendo aiutiamo a far star bene le tartarughe o i commercianti ?
Molti possono obiettare: ma così facendo diventeresti commerciante anche tu.
Per quanto mi riguarda conosco tanti allevatori ma quelli che possono permettersi di mantenersi con questa attività li conto su una mano (e non sono italiani), mi viene in mente il produttore di frutta (scusate il paragone) che per un kg. di mele viene pagato 20 centesimi e ha dovuto lavorare duro tutta un'annata, poi le stesse mele le vai ad acquistare al negozio e le paghi 2 Euro !! Ma il discorso è troppo lungo....

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adriana1
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Messaggioda adriana1 » sab mar 17, 2007 8:20 am

giusto, hai centrato in pieno il discorso, non ci avevo mai pensato, siamo padroni , anzi costretti a regalarle, ma non a venderle anche a poco prezzo. A parte questo dov'è la facilità nella richiesta dei Cites? SE fosse così tutti li richiederemmo. IO ci ho provato 3 volte riempiendo tutti i fogli richiesti e fecendo il versamento come mi era stato richiesto( Sbagliato)ma ogni volta mi inviavano nuovi fogli e nuove richieste

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Agostino
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Messaggioda Agostino » sab mar 17, 2007 9:15 am

La richiesta di semplificazione è perchè la vecchia procedura è risultata inefficace proprio perchè troppo complessa e burocratica.
Ricordate sempre che finchè le nostre tarte saranno classificate in Appendice II e Allegato A della CITES, ci sono comunque delle procedure da rispettare, di qui non ci si esce.
E poi c'è sempre il problema della salvaguardia degli esemplari ancora in natura, quindi è ridicolo equiparare l'allevamento delle tarte con della frutta.
In Europa siamo solo noi che possiamo donare le tarte senza il certificato CITES, quindi se lo riusciamo mantenere sarebbe già un successo.

Però Adriana, dovresti leggere attentamente la proposta, la maggior parte risposte alle tue domande è lì.

I micro-chip dovrebbero essere inseriti solo all'ottavo anno, a quegli esemplari che otterranno il certificato CITES, quindi lo inserirà chi lo acquista; ricordo che in altri paesi, come l'Olanda, lo esigono al quinto.

Poi deve essere inserito agli adulti riproduttori, solo se intendi richiedere i certificati CITES, e volendo potresti decidere di inserirlo in una parte solamente di esemplari, che però dovresti poi tenere isolati dagli altri.

Non importa di quale generazione siano, se sono adulte e vuoi farle riprodurre per vendere i piccoli con regolare certificato CITES, allora devi inserire il micro-chip.

In Germania, mi dicono che ora hanno rimesso l'obbligo del micro-chip, credo dopo aver fatto un nuovo studio, ma non ne conosco l'età minima che lo devono inserire.

tartafede
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Messaggioda tartafede » sab mar 17, 2007 9:21 am

"In Europa siamo solo noi che possiamo donare le tarte senza il certificato CITES, quindi se lo riusciamo mantenere sarebbe già un successo."

Infatti:D


Grazie Agostino

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Messaggioda Carmen » sab mar 17, 2007 2:01 pm

I miei riproduttori sono solo tarte denunciate nel'95.
Le prime nascite di hermanni risalgono al 2001 e le prime marginate al 2003.

Potrei chiedere i CITES per tutte le figlie di queste tartarughe e mettere il microchips a tutti i riproduttori ( del'95 )?

Io ho capito che non è così.

Inoltre se il CITES me lo danno solo al terzo anno sono comunque obbligata a tenere tutte le piccole per tre anni e "anticipare" le spese per le tasse e le foto per tre anni( che non son poche ), a meno che non le ceda gratuitamente.

O no?

Io le richieste le ho lette ma forse allora non sono ben chiare.
Si parla anche di isolare i riproduttori, cioè se ho tre femmine riproduttrici devo sapere di chi sono i figli o no?

Tutta questa semplicità non la vedo, e mi sembra inutile lamentarsi che nessuno richieda i CITES ma continui a cedere le piccole con la cessione gratuita se le cose rimarranno così complicate.

Da come lo avete detto voi sembra che io prendo le mie otto tarte riproduttrici, denunciate nel '95, marginate ed hermanni, gli faccio mettere il microchips e sono a posto.
Faccio le mie denunce di nascita e al terzo anno gli faccio due foto, pago 10 euro ed ottengo il CITES in una settimana.

Senza controlli e senza recinti...

Ma sarà davvero così? dalle proposte ne esce fuori tutt'altra cosa.


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