Dal 23 al 30 settembre sono stata a Lampedusa, la più grande delle isole Pelagie,più Tunisia che Italia, nota per gli sbarchi dei clandestini(mai visto neanche uno in giro e mai visto il centro accoglienza, pur avendo girato in lungo e in largo l'isola) e nota per essere il luogo(uno dei luoghi al mondo ma credo uno dei pochissimi in Italia) scelto dalle Caretta caretta per le loro deposizioni.
Le tarte vanno a deporre sulla piaggia "dei conigli".
Legambiente si occupa di tutelare i nidi, wwf ha un centro recupero dove le tartarughe vengono curate, ma anche solo prese per tenerle in osservazione, per controllare che non abbiano guai, poi viene applicata loro una fascetta, per monitorarle, e vengono rimesse in libertà.
Vi posto una serie di foto, considerate che le tarte nelle vsche le ho dovute fotografare di sera(il centro è aperto dalle 18 alle 20) e senza flash, giustamente, per cui la qualità non è il massimo, poi non stanno mai ferme
, ma vi assicuro che l'emozione di averle così vicine, a portata di mano(anche se mi son guardata bene, per la loro incolumità, di toccarle)è davvero grandissima.
Lampedusa, veduta aerea
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Spiaggia e isola dei conigli
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Regolamento spiaggia dei conigli(la spiaggia è presidiata, giorno e notte, dai volontari di Legambiente)
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Nidi
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centro recupero- Tarte convalescenti per varie cause: ami in bocca o nello stomaco(in una foto una volontaria mostra un amo estratto dall'esofago di una delle tarte), ingestione di buste di plastica, scambiate per meduse, avvolgimento di buste in plastica alle zampe e conseguente cancrena, con successiva amputazione al centro recupero.
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per finire uno scheletro di caretta caretta
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