Testudo horsfieldi

luca
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Messaggioda luca » sab ago 05, 2006 6:22 pm

anch'io sto per avere 2 horsfieldii. hanno 9 -10 anni e penso di andare sul sicuro,visto che al precedente propietario non hanno mai dato problemi e si sono riprodotte alla grande. sono molto belle e ben sviluppate. sto allestendo meta' giardino per loro ,in modo che abbiano un ambiente piu asciutto rispetto all'altra meta' dedicata a hermanni e marginata.a che problemi potrei andare incontro,che non mi aspetto?l'unico mio pensiero e' rivolto al letargo,datemi qualche certezza! la frase ASPETTA DI AVERLA PER 3-4 ANNI E VEDRAI di simon mi ha gelato. perche dovrebbe morire, proprio quando magari pensi che si e' adattata alle varie situazioni che un nuovo ambiente puo' dare?

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senzazucchero
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Messaggioda senzazucchero » sab ago 05, 2006 6:33 pm

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Messaggio inserito da balu

Anche io ho una Horsfieldi e non è bello sentir dire che al massimo a 3 o 4 anni morirà...piuttosto, se li conoscete, date consigli su come farle vivere!:(!




Oh visto per la prima volta le horsfieldi in un negozio tipo vivaio e lui le metteva insieme alle geochelone parladis e un iguana erano situate su un terra molto arida in un punto dove il sole picchiava...e lui mi ha detto che fino ad ora tutte hanno fatto il letargo e nessuna gli è mai morta mah chi ci capisce è bravo

luca
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Messaggioda luca » sab ago 05, 2006 6:55 pm

comunque io penso che quelle nate in italia non possono avere tantissimi problemi,non e' che hanno una "codifica region" come i dvd,che fuori russia non vivono. sicuramente non sono da acquistare le horsfieldii in negozi(come tutte le altre razze....). mi sono imbattuto proprio sabato in uno di questi che si rifornisce di esemplari provenienti dall'uzbekistan(con regolare documento). oltre alla cifra assurda,qui si che veramente si corrono rischi di vedere le tue tarte non arrivare alla fine del letargo. ci vuole un po di pazienza ,ma e'meglio rifornirsi da privati,anche per interrompere questo trafficaccio legale di animali,che vengono veramente da posti diversissimi dai nostri. pensate solo al trasporto dalla russia,o peggio ancora a come saranno gli allevamenti-lager.

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Messaggioda simon@ » dom ago 06, 2006 12:24 am

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Messaggio inserito da luca

ASPETTA DI AVERLA PER 3-4 ANNI E VEDRAI di simon mi ha gelato. perche dovrebbe morire, proprio quando magari pensi che si e' adattata alle varie situazioni che un nuovo ambiente puo' dare?



Mai detto così.
Ad Alex6912 che affermava:
"lasciando da parte i vostri consigli all'inizio della mia avventura (quasi tutti negativi),volevo dirvi che non e stato assolutamente difficile tenere questa specie di tarta.Qualcuno mi consigliava di cambiare specie!."
Io ho risposto:
"prima di dire che è facile tenere una Horsfieldi,aspetta di averla almeno da 3/4 anni....
Non mettetemi in bocca cosa che non ho detto, trascritto come dici tu sembra un anatema!:0;)
Ciao
Simon@(Simona, non simon, la chiocciola sta per la A)

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Messaggioda Tartaboy » dom ago 06, 2006 12:32 am

sinceramente io non sarei così avventato nel criticare chi sta cercando di aiutarmi in una cosa, peraltro, in cui ha moooolta più preparazione ed esperienza di me. L'attrito che noto nei confronti di Adriana e Simona mi sconcerta!:0

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Luca-VE
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Messaggioda Luca-VE » lun ago 07, 2006 7:25 pm

Alex ma le tue non erano Furculachelis nabeulensis?
Questo spiegherebbe anche la provenienza (tunisia)...
In ogni caso le hai da troppo poco tempo per poter tirare il classico sospiro di sollievo, sia che siano furculachelis o horsfieldi, entrambe creano molti problemi qui da noi...
Non e' che i pessimisti godano a fare i guastafeste, solo che, dati statistici alla mano circa il 90% delle 2 specie muore ai nostri climi, anche dopo un paio d'anni, bastano piccole avversita' climatiche o anche un abbassamento repentino della temperatura.
Anche chi ha esemplari da anni e li riprduce pure, quasi sempre ha dovuto fare i conti con decessi e innumerevoli difficolta, tanto che gli esemplari sopravissuti sono una minoranza esigua.


X Luca di Parma, il fatto che siano nate in Italia non cambia praticamente nulla a riguardo le condizioni di allevamento, ogni specie tartaruga e' "progettata" per determinati ambienti climi, regimi alimentari ecc.
Perche ci possa essere una sorta di adattamento ci vorrebbero moltissime generazioni, che piano piano si adatterebbero alle nuove condizioni di vita, in ogni caso si tratterebbe di pochissimi esemplari e si parla di secoli (se non di piu) perche' cio'avvenga.
L'unica cosa e' che esemplari nati in Italia sono sicuramente meno stressati da catture, viaggi e parassiti, ma le esigenze climatiche sarebbero piu' o meno le stesse degli esemplari selvatici.
Altrimenti tutte le specie esotiche nate in Italia sarebbero adattate...magari!!!;)
Ciao
Luca

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Messaggioda freddie » lun ago 07, 2006 8:03 pm

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Messaggio inserito da Luca-VE




X Luca di Parma, il fatto che siano nate in Italia non cambia praticamente nulla a riguardo le condizioni di allevamento, ogni specie tartaruga e' "progettata" per determinati ambienti climi, regimi alimentari ecc.
Perche ci possa essere una sorta di adattamento ci vorrebbero moltissime generazioni, che piano piano si adatterebbero alle nuove condizioni di vita, in ogni caso si tratterebbe di pochissimi esemplari e si parla di secoli (se non di piu) perche' cio'avvenga.
L'unica cosa e' che esemplari nati in Italia sono sicuramente meno stressati da catture, viaggi e parassiti, ma le esigenze climatiche sarebbero piu' o meno le stesse degli esemplari selvatici.
Altrimenti tutte le specie esotiche nate in Italia sarebbero adattate...magari!!!;)
Ciao
Luca

io non credo che una specie si possa adattare in una sola generazione , ma che possa arrivare a modificare leggermente i propri " fabbisogni biologici " adattandosi nel giro di qualche anno a condizione climatiche un po' diverse si' ! altrimenti, come si spiegherebbe il fatto che alcuni allevatori che conosco fanno fare dei letarghi a temperature di 18_ 20 °c alle proprie pardalis ?? non sottovalutiamo le capacita' di adattamento delle tartarughe ( e anche quelle delle horsfieldi che molti allevano e riproducono in climi molto umidi ) !!!!!8D8D8D:D

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Luca-VE
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Messaggioda Luca-VE » lun ago 07, 2006 8:55 pm

Letarghi alle pardalis a 18-20 gradi?
Quelli non sono letarghi, sono solo periodi di leggera "brumazione" per stimolare l'accoppiamento (forse inutili perche si possono riprodurre senza bisogno di questi stratagemmi), in ogni caso sono temperature che fanno parte anche dei loro habitat e comunque non vanno in letargo, sono solo impigrite, a volte nemmeno sospendono di alimentarsi...
Ripeto i casi di "adattamento" sono sporadici, a fronte di una stragrande maggioranza di problemi e decessi.
Io direi il contrario, non sopravvalutiamo la capacita' di adattamento delle tartarughe, siamo noi a doverci "adattare" alle loro esigenze.

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fabio
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Messaggioda fabio » mar ago 08, 2006 8:38 am

secondo me troppa gente crede di sapere ma in fondo bisogna ascoltare chi le alleva

Valter
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Messaggioda Valter » mer ago 09, 2006 9:10 am

ho letto che le testudo per digerire hanno bisogno di 30° gradi
percio una temperatura di 18-20 gradi non giova nè per il letargo consumerebbero troppi grassi inutilmente dimagrendosi e rischiare la morte, nè stimolare l'apetito per per una vitalità normale

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Messaggioda Alex6912 » mer ago 09, 2006 9:26 pm

Ragazzi non volevo creare atrito,era un mio pensiero.Comunque quando riesco vi posto delle foto attuali,a me non sembrano horsfieldi.

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Luca-VE
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Messaggioda Luca-VE » gio ago 10, 2006 10:27 pm

Nessun attrito ;)
Comunque nel post dove avevi messo le foto si diceva fossero furculachelis (non da me che non le distinguo molto)

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Messaggioda A.O.L. » ven ago 11, 2006 11:17 am

ti immagini se invece che una horsfieldi gli han dato una sulcata... che figata... se solo sapessi dove comprarne una la prenderei subito... sembrero un tarta razzista... ma una sulcata mi attizza molto di più ^_^ diventano così grosse e goffe :I


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