Siamo alle solite!
Non saranno i microchip a fermare il commercio illegale, anzi questa novità secondo me peggiorerà le cose, perchè se già molti pur di non avere a che fare con le denunce preferivano la tartaruga in "nero", adesso che è aumentata la burocrazia e i costi, si possono immaginare le conseguenze.
Notizia e foto tratte da: http://www.repubblica.it/ambiente/2012/ ... -35965988/
(30 maggio 2012)
Grazie alla rete si espande il traffico illegale di specie protette, denuncia il servizio Cites del Corpo forestale dello Stato. Sul web si possono comprare anche rapaci e corni di rinoceronte. In barba alle leggi
di LUCA MONACO
IL COMMERCIO illegale di specie animali protette prolifera sul web. Dalle tartarughe ai rapaci, fino all'avorio, il mercato "è decisamente in espansione", assicura Ciro Lungo, direttore del servizio Cites 1 del Corpo forestale dello Stato. Nel 2011, il Cites, in collaborazione con la polizia postale, ha sequestrato 226 tartarughe Testudo, spedite vive, sigillate in piccoli pacchi rintracciati in sei diversi uffici postali d'Italia, da Olbia (62 esemplari sequestrati) a Genova (19), passando per Napoli (18), Roma (34), Firenze (63), Reggio Emilia (30). A questo si aggiunge il prelievo in natura e il conseguente commercio clandestino di Aquile e Falchi Lanari, uccelli rarissimi, che possono raggiungere un valore di quattromila euro l'uno. Negli ultimi tre anni, ne sono stati sequestrati 100 in varie zone del Paese.
La tartaruga. Il commercio clandestino di tartarughe è un fenomeno diffuso su scala nazionale. "Reperirle in Internet è piuttosto semplice - spiega Lungo - le inserzioni fioccano sui più comuni siti di e-commerce, come eBay, Subito, o Italypet. Certamente una fetta del traffico è legale - sottolinea - ma in molti altri casi gli esemplari vengono venduti senza alcuna certificazione. Il grosso del commercio ha come base di partenza la Sardegna e la Sicilia: gli esemplari vengono catturati in natura, poi fatti accoppiare in piccoli allevamenti clandestini e malsani, approntati dentro le cantine o nei garage. Le uova vengono fatte schiudere con l'ausilio di un'incubatrice, poi le tartarughe sono pronte per essere commercializzate in barba a tutte le norme in materia". Il prezzo di un esemplare di Testudo, si aggira intorno ai 200 euro.