Zuppa di Tartaruga

Le tartarughe nella storia, nell'arte, nella cultura del mondo.
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mithril
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Zuppa di Tartaruga

Messaggioda mithril » mar gen 06, 2009 6:01 pm

Che schifooooo!!!xx(xx(xx(

"(cut)
Ripeto: siamo nel 1950, la guerra è finita da cinque anni, l’Italia si sta risollevando, ma non siamo certamente ancora arrivati al benessere. Bene, nel capitolo “Zuppe italiane e estere” compare la “zuppa di tartaruga”.
Per me è veramente notevole, perché da un lato rivela l’esistenza di una (piccola) parte di Italia, ovviamente molto ricca, che dopo la parentesi bellica pensa ancora alle prelibatezze dei tempi andati, e d’altro lato mi offre la possibilità di conoscere una veritiera ricetta per cucinare la tartaruga.
Questa ricetta infatti è descritta in modo minuzioso, come a sottolineare che ben pochi chef la conoscono, e che il nostro Travaglini è disposto a condividere il suo sapere con altri.
Trascriverò la ricetta senza alcuna modifica, né commento, nemmeno là dove la descrizione è piuttosto oscura, perché mi sembra giusto che tutti i lettori se ne facciano un’opinione propria.

Ricetta:
Prendete una tartaruga di mare, levate la crosta, disossatela lasciandola sotto l’acqua corrente 5 o 6 ore affinché diventi bianca; prendete la parte nervosa e fatela al brodo; la parte buona, fatela rosolare in una casseruola con l’aiuto di qualche piedino di vitello, testina, e ossa di manzo, mettete tanti profumi ed erbe aromatiche, legumi, pepe in grana pestato; quando è leggermente glassata si bagna col suo brodo allungando con altro brodo; fate bollire l’altra parte di tartaruga cotta, levatela, chiarificando il suo brodo con carne di manzo tritata e macinata; fate di nuovo bollire, passate all’étamine il consommè, finite con una riduzione di timo, lauro, pepe in grana e majorana di Persia, bagnate e fate bollire con cognac, marsala ed anche un bicchiere di cherry; fate che il consommè diventi cremoso e denso, nel caso nono fosse abbastanza denso aggiungete della tapioca, fate cuocere e passate all’étamine; tagliate la tartaruga a quadrettini, uniti a quadrettini di tartufi neri come guarnizione. E’ una zuppa molto gustata dagli asiatici; servitela in tazza con pagliuzze dorate piccanti a parte.


Giancarlo Sattanino "



http://www.taccuinistorici.it/ita/news/ ... aruga.html

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cecilia
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Messaggioda cecilia » mar gen 06, 2009 6:08 pm

xx(xx(xx(VVV

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Barbara
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Messaggioda Barbara » mar gen 06, 2009 6:52 pm

Purtroppo non è una novità così come non è una novità che le testudo marginata sono state importate in Sardegna dai monaci per poter mangiare carne il venerdì con l'escamotage che la tartaruga non veniva considerata carne :(:(:(

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Seda
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Messaggioda Seda » mar gen 06, 2009 6:56 pm

e pensa in quanti paesi, tutt'oggi, e' cosa normale mangiarle in svariati modi!!!!![:37]

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mithril
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Messaggioda mithril » mar gen 06, 2009 7:04 pm

Ho postato l'articolo, non per la cosa in sè, ma proprio perchè parla della situazione di quegli anni qui e perchè c'è la ricetta, che, devo essere sincera, ho letto per sommi capi, mi fa davvero impressione.
Pensavo parlasse di tartarughe terrestri, invece parla di quelle marine, povere caretta! xx(

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Valentina
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Messaggioda Valentina » mar gen 06, 2009 8:15 pm

Una mia amica che sta in Cina anni fa mi mandò una foto di una tarta intera dentro la zuppa xx(VVV

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Mc Gyver
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Messaggioda Mc Gyver » mar gen 06, 2009 8:35 pm

Capisco che scrivere su questo Forum di zuppa di tartaruga è come parlare di corda in casa dell'impiccato :D ma quando si smetterà di ignorare che ci sono state in Italia e ci sono tutt'ora in altri paesi usanze ,usanze alimentari comprese, che erano e sono frutto di condizioni di vita vissuta???

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Ale
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Messaggioda Ale » mar gen 06, 2009 8:42 pm

Ragà, ma voi non sapete cosa vi perdete!!! La carne di Caretta caretta ha un sapore delicatissimo, a metà strada tra il pescespada e il pollo ruspante!!! }:)}:)}:)}:)

Sto scherzando eh....meglio specificarlo, da queste parti transitano persone un po'...diciamo particolari hehehe. ;)

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Mc Gyver
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Messaggioda Mc Gyver » mar gen 06, 2009 9:41 pm

Citazione:
Messaggio inserito da Ale

Ragà, ma voi non sapete cosa vi perdete!!! La carne di Caretta caretta ha un sapore delicatissimo, a metà strada tra il pescespada e il pollo ruspante!!! }:)}:)}:)}:)

Sto scherzando eh....meglio specificarlo, da queste parti transitano persone un po'...diciamo particolari hehehe. ;)



Scherzando scherzando ci sei andato molto vicino, ma i tempi sono cambiati e adesso vanno protette.
Riguardo alle abitudini alimentari, ricorderò per sempre, fine anni '70 una sosta nelle campagne francesi(eravamo partiti verso la Spagna per una spedizione "naturalistica" ,estiva ,alla ricerca di Timon lepidus)e in una casa di contadini che faceva anche da locanda mangiammo un delizioso piatto a base di quella che loro chiamavano anguilla delle siepi (Malpolon monspessulanus :D:D:D)

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Messaggioda Stefanialai » mar gen 06, 2009 9:49 pm

Anche a me dà i brividi:(
, ma me li dà anche il coniglio senza zampe con gli occhi tristi che trovo dal macellaio ( e cerco di non guardare) ... ed anche l'agnellino trasportato alla morte coi suoi fratellini piangenti e belanti ... purtroppo cara raffaella , se si conosce a fondo un animale come voi (ed un pò anche io )conoscete le tartarughe poi passa giustamente la voglia di vederle nel piatto ed aumenta quella di vederle in giardino ... Ma forse non ci dovremmo scandalizzare se il nostro beniamino è un piatto prelibato in Cina , perchè il bue è venerato altrove ma noi la bistecca ai ferri ce la facciamo... Le necessità , le tradizioni , la storia ci fanno diversi da altre etnie e popolazioni ... Qui ancora si cacciano ( a volte è bracconaggio ) gli uccellini piccolissimi e si infilzano allo spiedo ... non mangi nulla però c'è chi apprezza .. a me dà i brividi anche questo!!!
Raffaella ... un abbraccio !

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tartoombria
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Messaggioda tartoombria » mar gen 06, 2009 10:25 pm

Purtroppo tempo fa conobbi gente che mi descrisse con minuziosità di dettagli la prelibatezza di questo piatto gustato sicuramente tempo dopo la pubblicazione della "tua" ricetta Raffi!

All'epoca rimasi molto male e soprattutto la cosa mi stupì molto: ma in seguito alla pubblicazione del mio sito capì che il problema era molto più concreto e vicino a noi quando vidi che molti arrivavano alle mie pagine cercando su google proprio "zuppa di tartaruga" e mi chiesi ingenuamente: a che pro???

In seguito molta gente anziana mi ha raccontato di quando mangiava le tarte e di come venivano preparate: naturalemente questa volta mi riferisco a Emys e Testudo!

In Asia i ristoranti elencavano la tartaruga tra le varie portate, ma peggio di tutto e quando solo pochi anni fa lessi nel menù esposto da un tipico ristorantino per turisti in un visitatissimo paesino della Corsica, ancora una volta "zuppa di tartaruga".

... scusate se condivido con voi queste "ripugnanti" esperienze, ma è solo per dire che tradizioni, storia e passione per le vivande esotiche e stravaganti sono più attuali di quanto possiamo immaginare!

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Ale
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Messaggioda Ale » mar gen 06, 2009 10:42 pm

Citazione:
Messaggio inserito da tartoombria
solo pochi anni fa lessi nel menù esposto da un tipico ristorantino per turisti in un visitatissimo paesino della Corsica, ancora una volta "zuppa di tartaruga".



Beh, magra consolazione, almeno c'è la consapevolezza che il gestore del ristorante rischia grosso e che prima o poi lo beccano.

Poi, francamente, a parte il fatto che il consumo alimentare di tarte è deprecabile perchè riguarda specie a rischio, non mi sento di giudicare così male la cosa: parliamo di rettili, ben più diversi da noi rispetto ad altri animali che mangiamo quotidianamente.

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Messaggioda Davide » mar gen 06, 2009 11:29 pm

Io ho mangiato il coccodrillo ed era veramente buono. Secondo me la tartaruga marina potrebbe veramente essere una prelibatezza, e se fossero abbondanti come i cinghiali e non mi fossero così simpatiche non avrei problemi ad assaggiarle! }:)}:)}:)

Non riuscirei mai invece ad assaggiare una tartaruga terrestre, mi farebbe proprio ribrezzo come mangiare un'iguana o un serpente xx(xx(.

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Messaggioda tartoombria » mer gen 07, 2009 8:59 am

Citazione:
Beh, magra consolazione, almeno c'è la consapevolezza che il gestore del ristorante rischia grosso e che prima o poi lo beccano.


Non vorrei distruggere le tue speranze e allo stesso tempo non vorrei neanche incentivare palati insaziabili, ma una volta lessi non ricordo dove che per poter conservare alcuni piatti tradizionali a base delle nostre amate tarte veniva utilizzata "polpa" di Tartaruga azzannatrice: a questo scopo si spiegava che esistevano farm apposite per allevamento e confezionamento della "prelibata polpa"!V}:)V}:)V

Non sto scherzando!

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Mc Gyver
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Messaggioda Mc Gyver » mer gen 07, 2009 1:31 pm

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Messaggio inserito da tartoombria

Citazione:
Beh, magra consolazione, almeno c'è la consapevolezza che il gestore del ristorante rischia grosso e che prima o poi lo beccano.


Non vorrei distruggere le tue speranze e allo stesso tempo non vorrei neanche incentivare palati insaziabili, ma una volta lessi non ricordo dove che per poter conservare alcuni piatti tradizionali a base delle nostre amate tarte veniva utilizzata "polpa" di Tartaruga azzannatrice: a questo scopo si spiegava che esistevano farm apposite per allevamento e confezionamento della "prelibata polpa"!V}:)V}:)V

Non sto scherzando!



Copiato tale e quale:

Tartarughe: dalle spiagge texane alle padelle cinesi
Scritto il 24-07-07 nella categoria Conservazione

La tartaruga azzannatrice (Chelydra serpentina), quella dalle orecchie rosse (Trachemys scripta elegans) e le tartarughe dal guscio molle (Trionyx ferox): sono alcune delle specie tipiche delle regioni meridionali degli Stati Uniti, ma attualmente è più probabile incontrarne una in un piatto di zuppa in Cina che su una riva di un fiume texano.

Centinaia di migliaia di esemplari ogni anno vengono catturati, venduti ai commercianti e traghettati in Cina, dove la carne racchiusa nel carapace è considerata una delicatezza per il palato e un toccasana per la salute.

La popolazione globale di tartarughe è a rischio di estinzione ma in Texas, dove non ci sono limiti alla caccia delle specie non protette, il problema è ancora più accentuato. “In Texas - racconta a Reuters Dian Avriett, capo del gruppo di conservazionisti Piney Woods group of the Sierra Club - chiunque, con un permesso del costo di 50 dollari, può prendersi tutte le tartarughe che vuole”.

Secondo i dati del Fish and Wildlife Service, nel triennio compreso tra il 2002 e il 2005 sono state 267.000 le tartarughe esportate da Dallas a Hong Kong.

La minaccia di estinzione diventa ancora più grave se si tiene conto della biologia stessa delle tartarughe. Come spiega Lee Fitzgerald, professore di erpetologia alla Texas A&M University, questi rettili raggiungono la maturità sessuale molto tardi e i giovani hanno un altissimo tasso di mortalità.

“Se continua questo trend - conclude lo scienziato - la popolazione è destinata a collassare”.


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