la più........
Inviato: sab ago 19, 2006 1:55 pm
Cercando info su la Homopus, ho trovato questo.
Carino, da leggere.
Ciao e buona domenica a tutti
La più piccola è una testuggine terrestre sudafricana, la Homopus signatus. Il carapace raggiunge al massimo 7 centimetri nei maschi e 10 nelle femmine.
La più grande vivente è marina, la tartaruga Liuto o Dermochelys coriacea. E' un vero e proprio gigante dei mari che raggiunge 2 metri di lunghezza del carapace e 500 chili di peso.
La più grande estinta era sempre marina appartenente alla famiglia Protostegidi, l'Archelon. Il suo carapace poteva raggiungere una lunghezza di 3 metri per un peso di 2 tonnellate.
La più primitiva è messicana. Si chiama Dermatemys mawi. Dei suoi antenati ha conservato caratteri anatomici come la forma del muso e la presenza di piastre inframarginali nel piastrone. Anche la tartaruga azzannatrice americana, Chelidra serpentina presenta caratteristiche anatomiche arcaiche: un corpo massiccio, una testa grossa e poco retrattile, una coda lunga e robusta.
La più moderna (di origine più recente) tra le tartarughe marine, sembrerebbe essere la tartaruga bastarda, Lepidochelys kempi, nata come popolazione del Golfo del Messico della tartaruga olivacea, Lepidochelys olivacea, e distaccatesi, poi, dalla specie del Pacifico quando nel Pliocene, circa 4 milioni di anni fa, si chiuse l#146;istmo di Panama.
La più longeva sembrerebbe essere stata una testuggine terrestre gigante, Geochelone gigantea, proveniente da Aldabra, vissuta sino all'età di 120 anni.
La più temeraria è terrestre, la testuggine di Horsfield, Testudo horsfieldi. A differenza della maggior parte delle tartarughe che vivono nelle fasce tropicali ed equatoriali, si spinge a latitudini maggiori, nelle zone temperate-fredde. E' stata segnalata nelle fredde steppe del Kazakistan. Anche la nostra testuggine palustre europea, la Emys orbicularis, raggiunge latitudini estreme per un rettile. Ne è un esempio la Lituania.
La più cauta è la testuggine a scatola, la Terrapene carolina che, grazie alla presenza di una cerniera a livello del piastrone, è in grado di chiudersi #147;ermeticamente#148; dentro il suo guscio.
Carino, da leggere.
Ciao e buona domenica a tutti
La più piccola è una testuggine terrestre sudafricana, la Homopus signatus. Il carapace raggiunge al massimo 7 centimetri nei maschi e 10 nelle femmine.
La più grande vivente è marina, la tartaruga Liuto o Dermochelys coriacea. E' un vero e proprio gigante dei mari che raggiunge 2 metri di lunghezza del carapace e 500 chili di peso.
La più grande estinta era sempre marina appartenente alla famiglia Protostegidi, l'Archelon. Il suo carapace poteva raggiungere una lunghezza di 3 metri per un peso di 2 tonnellate.
La più primitiva è messicana. Si chiama Dermatemys mawi. Dei suoi antenati ha conservato caratteri anatomici come la forma del muso e la presenza di piastre inframarginali nel piastrone. Anche la tartaruga azzannatrice americana, Chelidra serpentina presenta caratteristiche anatomiche arcaiche: un corpo massiccio, una testa grossa e poco retrattile, una coda lunga e robusta.
La più moderna (di origine più recente) tra le tartarughe marine, sembrerebbe essere la tartaruga bastarda, Lepidochelys kempi, nata come popolazione del Golfo del Messico della tartaruga olivacea, Lepidochelys olivacea, e distaccatesi, poi, dalla specie del Pacifico quando nel Pliocene, circa 4 milioni di anni fa, si chiuse l#146;istmo di Panama.
La più longeva sembrerebbe essere stata una testuggine terrestre gigante, Geochelone gigantea, proveniente da Aldabra, vissuta sino all'età di 120 anni.
La più temeraria è terrestre, la testuggine di Horsfield, Testudo horsfieldi. A differenza della maggior parte delle tartarughe che vivono nelle fasce tropicali ed equatoriali, si spinge a latitudini maggiori, nelle zone temperate-fredde. E' stata segnalata nelle fredde steppe del Kazakistan. Anche la nostra testuggine palustre europea, la Emys orbicularis, raggiunge latitudini estreme per un rettile. Ne è un esempio la Lituania.
La più cauta è la testuggine a scatola, la Terrapene carolina che, grazie alla presenza di una cerniera a livello del piastrone, è in grado di chiudersi #147;ermeticamente#148; dentro il suo guscio.