per tesi di laurea amica di spotti nino

Le tartarughe nella storia, nell'arte, nella cultura del mondo.
spotti nino
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per tesi di laurea amica di spotti nino

Messaggioda spotti nino » gio mar 05, 2009 3:34 pm

ho una amica che è gia dottoressa in spicopedagogia e deve presentare una tesi specifica per la teraphia di animali(gia attale con cavalli ,pesci etc...) applicata ai diversamente abili e cmq.ai bimbi con conseguente progetto e vorrebbe estenderlo sulla specifica delle "tartarughe" ma non riesce a trovare nessun testo ufficiale di zoologo,paelontologo o simili che abbiano documentato procedimenti attinenti,se potete aiutarmi sapete la mia emeil mentre il cell. è 3470808473 grazie anticipatamente

Davide
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Messaggioda Davide » gio mar 05, 2009 7:01 pm

Mah! Siamo sicuri che con le tartarughe la cosa possa funzionare? Anche perché, a meno ché non si tratti di esotiche, in autunno-inverno vanno in letargo.

Stefano_A
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Messaggioda Stefano_A » gio mar 05, 2009 7:47 pm

ho seguito mia moglie nella sua tesi di laurea sulla pet-therapy e ti posso confermare che noi applicazioni con rettili non le abbiamo trovate né in bibliografia nazionale, né in bibliografia internazionale.

spotti nino
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Messaggioda spotti nino » gio mar 05, 2009 11:44 pm

avendo avuto modo di constatare stimoli positivi nei ragazzi portati presso casa mia è tentata di creare un progetto specifico e chiedeva aiuto nel caso perchè, dice che le sue testimonianze e documentazioni a secondo delle persone addetti ai lavori che si cimentano ad una lettura se non sono direttamente interessate e ancor piu se detta tematica non è stata precedentemente documentata da nessuno è certa della indifferenza,spero si iscriva come consigliato e che sia lei a comunicare direttamente con tutti voi in prima persona per esporre piu chiaramente l'aiuto di cui ha bisogno!grazie grazie per avermi risposto

Soldati Silvia
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Messaggioda Soldati Silvia » ven mar 06, 2009 11:49 am

Ciao a tutti e grazie per l'interessamento!
Vista la difficoltà di trovare riceche che affermino l'utilizzo delle nostre amiche nella terapia con animali, credo sia più utile cercare materiale inerente le fattorie didattiche e i loro benefici nelle attività per bambini.
Farò qualche ricarca.
Se conoscete qualche testo in proposito, sarà gradito!!!
Buona giornata!!!

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Barbara
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Messaggioda Barbara » ven mar 06, 2009 2:13 pm

Ciao Silvia e benvenuta sul forum,

io nel 2004 ho frequentato un corso diplomandomi operatrice in zooantropologia didattica, docente era il professor Roberto marchesini, del quale probabilmente avrai sentito parlare.
Con lui abbiamo parlato principalmente del lavoro che si fa con i cani, all'epoca non ho proprio pensato alle tartarughe come animale da pet therapy ma see ritrovo i suoi contatti voglio proprio chiedergli cosa ne pensa :)

Nel caso riuscissi posterò qua e comunque ho i contatti di Nino ;)

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Luca-VE
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Messaggioda Luca-VE » ven mar 06, 2009 2:25 pm

Citazione:
Messaggio inserito da Stefano_A

ho seguito mia moglie nella sua tesi di laurea sulla pet-therapy e ti posso confermare che noi applicazioni con rettili non le abbiamo trovate né in bibliografia nazionale, né in bibliografia internazionale.


In effetti tartarughe e rettili temo si prestino molto poco alla Pet therapy, essendo animali poco maneggiabili (nel senso che non amano essere maneggiati) e comunque scarsamente interattivi.

Stefano_A
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Messaggioda Stefano_A » ven mar 06, 2009 2:38 pm

l'unico coinvolgimento di rettili nella riabilitazione psichiatrica risale ad alcuni lavori americani tra i '50 ed i '70, ad opera di alcuni comportamentisti ortodossi che utilizzavano serpenti innocui come stimoli per "desensibilizzare sistematicamente" pazienti affetti dalla fobia per tali rettili...

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Ale
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Messaggioda Ale » ven mar 06, 2009 2:38 pm

Va beh, il fatto che non ci siano precedenti mica deve scoraggiare. ;)

Alla fine serete i primi a sperimentare gli effetti della vicinanza delle tartarughe su dei disabili.
L'unica cosa, come ricordava Luca, occhio a non esagerare col maneggiare degli animali che si stressano facilmente. ;)

andreafranzoi
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Messaggioda andreafranzoi » ven mar 06, 2009 3:01 pm

Si sa che in Giappone in molti uffici sono installate vasche con pesci e tartarughe. Pare infatti che osservare questi animali induca tranquillità e porti ad un abbassamento della pressione.
Non ho altre notizie in merito all'uso delle tartarughe nella pet-therapy ma trovo lodevolissima l'intenzione di Nino e della sua amica e sono disposto a pubblicare gratuitamente su Testudo Magazine qualsiasi cosa possa essere di aiuto ed incentivo nello sviluppo della loro ricerca.

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Gisella
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Messaggioda Gisella » ven mar 06, 2009 3:11 pm

Vero Andrea, infatti nella Pet therapy gli animali non devono necessariamente essere manipolati, gli effetti terapeutici
si riscontrano anche solo dalla presenza dell'animale, ad esempio osservare i pesciolini variopinti
dell’acquario rilassa la mente. Si scelgono anche in base alle esigenze patologiche.

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Suelo
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Messaggioda Suelo » ven mar 06, 2009 3:42 pm

quoto anch'io il fatto che anche solo osservare un animale può essere terapeutico.
nel caso di bambini con handicap fisico, ma ancor di più quando vi è un disturbo mentale, la classica pet terapy con cavalli, cagnolini o altri animali da compagnia potrebbe, almeno inizialmente bloccarli, perchè sono bambini spesso ipersensibili e il contatto fisico con questi animali potrebbe inibirli.
sarebbe interessante provare a fare delle attività con le tartarughe che sono animali meno interattivi ma che suscitano la curiosità dei bambini (credo che la maggior parte di loro non abbia mai visto una tartaruga terrestre).
credo che le tartarughe possano essere indicate per i bimbi autistici (curiosamente hanno anche delle "caratteristiche" in comune con loro, non amano molto essere toccati, se si sentono minacciati dall'ambiente esterno si chiudono in loro stessi, sono poco comunicativi).
purtroppo però non conosco ricerche a riguardo e non credo ne esistano.

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Ale
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Messaggioda Ale » ven mar 06, 2009 7:03 pm

Vero, Suelo, la curiosità ed il fascino che le tartarughe esercitano sui bambini possono dare già un'indicazione importante sull'aiuto che potrebbero dare a persone in difficoltà.

Quindi, Silvia, non ti scoraggiare per la scarsità di dati in letteratura...anzi, creala tu nuova letteratura sull'argomento e facci sapere. :D


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