Inoltre ricordiamoci di questo: le specie che non fanno il letargo spesso provengono da regioni calde, e ciò significa che trascorrono periodi di estivazione che, dal punto di vista di ciò di cui stiamo parlando, cioè dei danni dovuti all'alimentazione (compresa eccessiva alimentazione), significa esattamente la stessa cosa, ovvero periodi di consumo di riserve energetiche senza accumulo.
Non solo: avete mai visto gli splendidi ambienti naturali in cui vivono le testudo in Sardegna? O in Marocco? Posti stupendi, ma non penso proprio si possa parlare di una vegetazione lussureggiante... il cibo comincia a scarseggiare già in luglio-agosto, poi mettici un letargo o un semiletargo invernale... la vegetazione stessa è adattata a limitare la dispersione idrica, che significa foglie spesso coriacee e contenenti molte fibre, ciò che limita l'assorbimento intestinale dei nutrienti in esse contenute: davvero, niente a che fare con le nostre insalate. A conti fatti direi che anche allevando in modo coscienzioso i propri animali, in cattività bene o male c'è una tendenza normale alla sovralimentazione, come dimostra il fatto che in natura le femmine di hermanni raggiungono la maturità normalmente a 12 anni e in cattività spesso a soli a 7-8 anni. Quindi già l'allevamento significa di per sè una forzatura ai ritmi naturali di questi animali, se poi ci mettiamo in testa anche di far saltare il letargo a quelle specie abituate a farlo... ragazzi, non stupiamoci dei molti problemi alimentari che affliggono le Testudo in cattività!