vendita negozi

[COME]

Domanda , ma i negozi che vendono tartarughe di terra le vendono con il cites giallo?
(dico così prechè a quanto ho capito è il cites vero per la vendita)

[sombrero1259]

non mi intendo ti terrestri,ma penso che il colore del cities dipenda dalla specie...

[simon@]

No, non dipende dalla specie:
solo il cites giallo permette la vendita, per cui nei negozi devono OBBLIGATORIAMENTE dare il cites giallo

[Carmen]

Si, ma la vendita di terrestri come hermanni o marginate..per altre, come le horsfieldi ecc, non è necessario il cites giallo, quindi effettivamente dipende dalla specie.

[Tortugo]

il giallo è per la vendita di animali in allegato A, il bianco per quelli in allegato B
Non vorrei sbagliarmi, ma mi pare che sia così. Senza cites giallo, hermanni graeca marginata, radiata e altre in allegato A non si possono vendere!

[Andre@]

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Messaggio inserito da Tortugo

..... Senza cites giallo, hermanni graeca marginata, radiata e altre in allegato A non si possono vendere!

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In alternativa si possono cedere gratuitamente, compilando una cessione gratuita (foglio bianco) scaricabile anche dal sito tartaclub.
L'ho visto fare da alcuni standisti lo scorso anno al Tartabeach.
Chissà se quest'anno sarà possibile ancora cederle gratuitamente?

[Agostino]

Certo ! le donazioni gratuite sono ancora legali !

[Tortugo]

scusa, ma quell'"ancora legali" presuppone che si sta muovendo qualcosa per vietare anche le donazioni? perchè avevo sentito qualcosa in giro, ma non sono tanto informato!
Grazie mille
Tartasaluti

[Tommy]

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scusa, ma quell'"ancora legali" presuppone che si sta muovendo qualcosa per vietare anche le donazioni? perchè avevo sentito qualcosa in giro, ma non sono tanto informato!
Grazie mille
Tartasaluti

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in una discussione sul forum leggevo anch io che un gruppo di rappresentanti di imprenditori avrebbe proposto alla commissione di "abolire" la cessione gratuita...cosa a dir poco disastrosa!!!

[Andre@]

Citazione:

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Citazione:

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scusa, ma quell'"ancora legali" presuppone che si sta muovendo qualcosa per vietare anche le donazioni? perchè avevo sentito qualcosa in giro, ma non sono tanto informato!
Grazie mille
Tartasaluti

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in una discussione sul forum leggevo anch io che un gruppo di rappresentanti di imprenditori avrebbe proposto alla commissione di "abolire" la cessione gratuita...cosa a dir poco disastrosa!!!

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Si ma non credo fossero rappresentanti di imprenditori, comunque....
Circolavano delle voci su un incontro a Roma un po' di tempo fa poi non ho letto più niente.
Probabile che siamo ancora in attesa di risposte... boh vedremo.

[Carmen]

Vietare di regalare vuol dire obbligare a tenere...
Dubito che sia una cosa legittima.

[Agostino]

Purtroppo c'è un'associazione di commercianti che sta cercando di ottenere di togliere la donazione gratuita; ovvio che questo è solo per il proprio interesse, senza pensare minimamente a cosa è meglio per le tartarughe specialmente quelle in natura, infatti è ovvio che meno esemplari di cattività soddisfano le richieste del mercato e più richieste avranno i bracconieri.
Si sono incattiviti perchè non trovano esemplari col CITES da vendere, ma non è la strada migliore per risolvere il problema, anzi peggiorerebbe di brutto.
L'unica strada rimane quella di semplificare il rilascio dei certificati CITES, possibilmente dando un riconoscimento e semplificazione agli allevatori seri.

Inoltre la cosa si ritorcerebbe su di loro, addossandosi poi l'ira di centinaia di migliaia di possessori di tarte che veramente donano i loro piccoli ad amici; infatti la stragrande maggioranza ha qualche esemplare in giardino e quando ne nasce qualcuna la regalano ad amici o parenti , ma loro ci vedono traffici dappertutto !!!!!!!

[simon@]

Citazione:

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Messaggio inserito da Agostino

Purtroppo c'è un'associazione di commercianti che sta cercando di ottenere di togliere la donazione gratuita; ovvio che questo è solo per il proprio interesse, senza pensare minimamente a cosa è meglio per le tartarughe specialmente quelle in natura, infatti è ovvio che meno esemplari di cattività soddisfano le richieste del mercato e più richieste avranno i bracconieri.
Si sono incattiviti perchè non trovano esemplari col CITES da vendere, ma non è la strada migliore per risolvere il problema, anzi peggiorerebbe di brutto.
L'unica strada rimane quella di semplificare il rilascio dei certificati CITES, possibilmente dando un riconoscimento e semplificazione agli allevatori seri.

Inoltre la cosa si ritorcerebbe su di loro, addossandosi poi l'ira di centinaia di migliaia di possessori di tarte che veramente donano i loro piccoli ad amici; infatti la stragrande maggioranza ha qualche esemplare in giardino e quando ne nasce qualcuna la regalano ad amici o parenti , ma loro ci vedono traffici dappertutto !!!!!!!

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Quoto e straquoto Agostino:
se ci si fermasse a pensare a cosa potrebbe succedere senza le cessioni gratuite....un dissastro1
Io confido molto su chi deve prendere certe decisioni, saranno senza dubbi dala parte delle tartarughe....devono essere dalla parte delle tartarughe!

[Tortugo]

beh, non so quanta voce abbiamo, ma finchè abbiamo corde vocali ci faremo sentire, in qualsiasi modo, per difendere qualsiasi tartaruga...certo non possiamo rimanere in silenzio se è il caso di "batterci" per le tarta!....beh, quando mi toccano le tartarughe...non c'è santo che tenga!

[Carmen]

Ma se si desse ascolto a tutto quello che vorrebbero i commercianti di ogni genere per soddisfare i loro interessi...allora buonanotte!!!
Credo che possano fare tutto il casino che vogliono ma nessuno mai gli darà ascolto su una cosa così stupida.
E' come se i fruttivendoli chiedessero che chi ha piante da frutto nel proprio giardino venga obbligato a mangiarsi tutti i frutti da solo perchè se li regala a parenti e amici, poi loro ci rimettono.
E' una grandissima cretinata e mi rifiuto di pensare che veramente ci sia gente che possa pretendere una cosa simile.

Trà l'altro se anche fosse che un giorno il mondo impazzisse di colpo, l'unico risultato sarebbe che nessuno denuncerebbe più le nascite e regalarebbe comunque le tartarughe in eccesso.