3 anni con la condizionale e 7000€

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yuri
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Messaggioda yuri » sab set 22, 2007 12:33 pm

e che non vedo il motivo di non riprodurle,sono animali a rischio e sono molto richiesti,permettendo la vendita di questi piccoli il mercato sarà siddisfatto e le tarte in natura anche.
adulte con il cites giallo si trovano,ma se pensi all'etica...devi considerare che molte di queste sono di cattura prese in italia regolarizzate con il giro italia-germania-slovenia-italia,ma tanto la legge spinge a questo.quando vado in germania sai quanti tedeschi mi chiedono tartarughe senza doc per regolarizzarle e per poi rivendercele?

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Tortugo
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Messaggioda Tortugo » sab set 22, 2007 7:19 pm

mi chiedo una cosa...ho sempre avuto nella testa un'idea, che magari sarà sbagliata, che come tutte le idee ha i suoi pro e i suoi contro (perchè tutte le leggi hanno risvolti negativi e positivi!)...
Lo Stato non potrebbe fare una cosa del genere...prende una percentuale del 15-20% in questo modo: un allevatore denuncia 30 nascite l'anno...6 (= 20%) vengono consegnate a centri (specializzati, tipo oasi o cose del genere, comunque controllate!) che le mantengono per 2 anni (in maniera naturale!) per poi rimetterle in natura e iniziare nuovi progetti di ripopolamento in determinati siti...per il resto facilita la denuncia e il rilascio di cites per il restante 80%. L'allevatore può venderle regolarmente restando nell'ambito del legale e favorendo ulteriormente la diffusione di questi animali senza dover ricorrere al prelievo in natura o cose del genere che inevitabilmente porterebbero all'estinzione in natura!
..........è assurda? conosco già diversi pro e diversi contro...ma non mi sembra così assurda!

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Agostino
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Messaggioda Agostino » sab set 22, 2007 7:49 pm

Tortugo, la tua idea è un'utopia, la maggior parte delle tarte di allevamento sono ibridi e piene di batteri o virus pericolosi per quelle in natura, e tu faresti delle reintroduzioni senza principi e controlli scientifici ?????

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Klaus
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Messaggioda Klaus » sab set 22, 2007 7:55 pm

Secondo me molto semplicemente l'unico modo per evitare una possibile estinzione e scoraggiare il bracconaggio e' aumentare il numero di esemplari,naturalmente regoralizzati,in circolazione;cosa che questa legge con le sue ragioni (a me sconosciute) disincentiva con punizioni esemplari,forse molto rare non so',ma comunque con effetto terrorizzante su qualsiasi appassionato,7000 sono veramente tanti senza contare la denuncia,spese come avvocato,ecc.e il protrarsi nel tempo della questione(la legge in italia non e' che sia celere!!).


P.S. Secondo voi il soggetto in questione che ne fara' delle prossime uova deposte (xx()o dei riproduttori stessi......?:(:(:(

n/a11

Messaggioda n/a11 » sab set 22, 2007 7:58 pm

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[P.S. Secondo voi il soggetto in questione che ne fara' delle prossime uova deposte (xx()o dei riproduttori stessi......?:(:(:(



Come lo vedrò glielo chiederò...

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Tortugo
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Messaggioda Tortugo » sab set 22, 2007 7:59 pm

Citazione:
Messaggio inserito da Agostino

Tortugo, la tua idea è un'utopia, la maggior parte delle tarte di allevamento sono ibridi e piene di batteri o virus pericolosi per quelle in natura, e tu faresti delle reintroduzioni senza principi e controlli scientifici ?????


no no, avevo contato che quello era l'unico contro che rendeva la cosa davvero impossibile e quindi un'otopia....Ci ho sempre pensato, non sono così superficiale...;););)
Volevo solo esporre un pensiero che ho sempre avuto!;);)
E' chiaro che andrebbero fatti dei controlli molto severi, non solo medici, ma anche genetici, e magari in tante situazioni non se ne verrebbe comunque a capo..quindi il rischio di un disastro genetico sarebbe davvero alto, senza pensare alle spese che dovrebbe sostenere lo stato per fare una cosa del genere...
ma non si riesce a trovare qualche proposta adeguata e ad avere un certo peso nella questione?...insomma, a mobilitare un pochino qualcuno!

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Klaus
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Messaggioda Klaus » sab set 22, 2007 9:10 pm

Riprendendo il mio post poco sopra vorrei chiedere,senza alcuna ironia,se qualcuno sa' la sanzione (pecuniaria e nel caso pure detentiva)per chi venisse pescato a "braconeggiare" anche un solo esemplare.
So che forse e' una richiesta che richiede qualche ricerca ma era una questione che mi era posto tanto per confrontare il caso con questione con quest'altro ipotetico caso.
Grazie per l'informazione :D:D.
Ciao.

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Messaggioda errici » dom set 23, 2007 12:36 am

c'è da puntualizzare una cosa,
le tartarughe non sono in via d'estinzione,assolutamente no,anzi aumentano in maniera esponenziale ogni anno nei nostri allevamenti,
il problema è che in natura si stanno estinguento,quindi in questo senso gli allevatori che veramente possono dare una mano alla causa sono quelli che sanno l'origine certa delle proprie tartarughe,e non in maniera superficiale,come ad esempio quando viene data una tartaruga da qualche venditore che ti dice che è di ceppo campano ad esempio e noi ci portiamo sempre quell'idea..ma gli unici paradossalmente sono quelli che di prima persona hanno catturato quelle tartarughe e poi regolarizzate nel 95,o anche chi è certo della provenienza in maniera assoluta potendo verificare in prima persona.
Anche se secondo me dopo anni di cattività cmq potrebbe modificarsi qualcosa per il quale la reintroduzione in natura non puo essere possibile..
quindi l'unica maniera possibile è investire sugli habitat dove sono ancora in natura collaborando con il wwf e istituzioni per creare nuove oasi protette..io credo che sia l'unica soluzione che possa veramente proteggere le tartarughe dall'estinzione in natura,in qualche modo è anche una prevenzione,e come diceva un famoso spot "prevenire è meglio che curare".

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Messaggioda yuri » dom set 23, 2007 10:46 am

secondo me si potrebbe prendere due piccioni con una fava,permettere la vendita delle nate in cattività(diminuiamo il bracconaggio)tassare la vendita, che so una tantum 15 euro a esemplare e i soldi ricavati destinarli per creare aree protette(magari non gestite dal wwf:o)che li userebbe per fare campi estivi)e incrementare i controlli,invece di usare i soldi per mettere la benzina all'elicottero della moglie del ministro cghe usa per andar a fare spesa.ma le cose facili e alla luce del sole non sono fatte per l'italia.
poi si potrebbe collaborare con allevatori che detengono esemplari puri per eventuali reintroduzioni in zone ormai estinte

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Messaggioda simon@ » dom set 23, 2007 11:15 am

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Se lo stato si adoperasse e legiferasse per prendersi 5/10 euro a tartina ceduta gli allevatori sarebbero felici di contribuire e credo che qualche piccola falla nei conti dello stato potremmo tapparla.
Gli fanno schifo sti soldini a Pecoraro Scanio?



...ehm, ma io qui sopra, a pagina 3 della discussione, che cosa avevo scritto???:D;)

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yuri
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Messaggioda yuri » dom set 23, 2007 1:41 pm

si ma invece ti tappare le falle,uno stato veramente interessato alla salvaguardia della tartarughe,com'è il nostro stato,dovrebbe utilizzare questi soldi per la salvaguardia,ma a far falle sono bravi...per il resto

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Messaggioda errici » dom set 23, 2007 2:06 pm

purtroppo in uno stato dove chi dovrebbe intervenire per spegnere gli incendi gli appicca per prendere i 1000€ ad ora per ogni singolo elicottero in volo non si puo parlare di salvaguardia mai,quindi o conti su te stesso come associazione,compri un terreno dallo stato,lo fai area protetta e ti autofinanzi,oppure inutile che aspetti.


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